Il video della prima clamorosa sfilata del Carnevale di Putignano – Domenica 12 febbraio 2017
Un tradizione antichissima, che ogni anno rivive e si rigenera, tra suoni e colori, novità e storia. Entra nel vivo il Carnevale di Putignano, alla sua 623 esima edizione. Il tema di quest’anno è “I Mostri” inteso come accezione negativa ma anche positiva nel senso di “mostro di bravura”. I maestri cartapestai hanno realizzato 7 carri di prima categoria, alti fino a 18 metri, 8 maschere di carattere e 13 gruppi mascherati. Ogni carro è un esplosione di musica, coriandoli, coreografie e animazione. Il pubblico viene coinvolto nel brio del Carnevale in Puglia. La prima sfilata si è tenuta domenica 12 Febbraio, dove il primo corso mascherato è iniziato da largo Porta nuova alle 15,30 ed i protagonisti oltre ai carri, come di consueto, le maschere di carattere e i coloratissimi gruppi mascherati. L’affluenza è stata superiore agli anni passati; carri bellissimi e parata entusiasmante. Le incertezze meteorologiche non hanno fermato la prima sfilata dei carri allegorici del carnevale di Putignano che non solo è andata regolarmente in scena, ma ha addirittura superato le aspettative, sia in termini di affluenza, sia in termini di spettacolo.
I carri in concorso al Carnevale di Putignano sono:
MOSTRUOSA IGNORANZA (Associazione Carta…pestando – Gruppo N.G.M. )
Nell’idea allegorica dell’opera proposta, s’immagina un bambino che, sorretto sempre più dalla voglia del sapere e dalla curiosità del conoscere, va contro gli stereotipi di un mondo ignorante dominato da orribili spettri. Creature, dal piccolo cranio e dalle sembianze grottesche, che si nutrono di ogni forma e tipo d’ignoranza per seminare paura e regressione.
SELFIE DELLA GLEBA (Associazione cArteinregola )
Viviamo nell’epoca degli smartphone, nell’era del web e dei social network che stanno cambiando le abitudini di tutta l’umanità, tanto radicalmente da sconvolgere gli equilibri culturali, sociali e antropologici, le relazioni nelle vite personali e comunitarie. In tutto il pianeta, e nelle medesime modalità, si osservano persone intente a guardare gli smartphone che, stregate dagli schermi luminosi, non si rendono conto di quello che accade attorno. Uno smartphone ha reso anonimo l’essere umano che lo utilizza, omologandolo a comportamenti di massa, concedendogli l’unica libertà di scorrere le dita sul suo display e ingabbiandolo nella sua solitudine umana.
RIBELLIONE SELVAGGIA (L’UOMO IL VERO MOSTRO) (Associazione La Maschera)
Nell’immaginario collettivo, la mostruosità è rappresentata da una creatura fantastica, dall’aspetto orribile e spaventoso. Meno diretta, però, è la comprensione della prospettiva a cui si lega questa rappresentazione, che dipende da fattori culturali e ambientali e dalla sensibilità del soggetto che interpreta, di volta in volta, il significato della mostruosità. Il punto di vista dell’osservatore cambia completamente la percezione della realtà e del mondo che lo circonda: la mostruosità, quindi, diventa relativa e non più univoca e alla sfera fisica si accompagna quella morale.
ISTINTO ANIMALE (Associazione Carta & Colore)
Un’opera che invita a riflettere sul tema del femminicidio. Una ricerca ISTAT del 2015 ha riportato dati agghiaccianti sul triste fenomeno: almeno 6 milioni e 788 mila donne hanno subito, nel corso della loro vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dentro o fuori la famiglia. Le cronache di tutti i giorni ci riportano storie di donne strappate alla vita dall’istinto animale dei loro uomini, rappresentato nel carro allegorico da un grande animale, un gorilla feroce, veemente e prepotente. Quasi invincibile, incarna la convinzione di quegli uomini che credono di agire con la scusa dell’amore. A completare la rappresentazione, un piccolo grande particolare: delle scarpette rosse simbolo di speranza e monito per non dimenticare.
SI…PUÒ…FARE! (Associazione Conlemani)
“Si può fare” è la famosa frase pronunciata dall’attore Gene Wilder nei panni dello scienziato nel film Frankenstein Junior – capolavoro comico di Mel Brooks – quando decide di riportare in vita la “mostruosa” creatura. Di fronte a questo scenario, attraverso il carro allegorico si vuol celebrare il lato comico della questione e rendere omaggio al grande film, dal quale l’opera trae ispirazione, nel ricordo dell’attore Gene Wilder, recentemente scomparso. Perché almeno questo…si può fare.
CHI HA TEMPO…NON ASPETTI TEMPO (Associazione Falsabuco, tradizione e innovazione )
Il viaggio nel tempo. Il viaggio tra epoche differenti è possibile grazie a una macchina del tempo, un ingegnoso veicolo in grado di traghettare lo scienziato pazzo oltre i limiti fisici e temporali. Lo scienziato attraversa un passato “mostruosamente brutto”, rappresentato da una coltre scura di nubi, generate da ciminiere inquinanti che rendono l’aria nociva e irrespirabile. Il vero mostro del passato è, quindi, quello chimico delle emissioni, che distrugge l’ambiente e rompe l’equilibrio dell’ecosistema terrestre. A rendere tenebroso e inquietante il passato c’è anche la desertificazione, il disboscamento e l’estrazione del petrolio tramite pozzi petroliferi.
MOSTRUOSA…MENTE UMANA (Associazione Arcas Franco Giotta)
La mente umana può generare mostri?
Sì, capace di utili e geniali scoperte, di ampie visioni artistiche, ma persa nel labirinto meccanico dell’evoluzione. In questo meccanismo, innovazioni e invenzioni si ritorcono contro, imprigionandola in un percorso enigmatico di possibili o improbabili uscite. Efferati omicidi, terrorismo, uxoricidio, ingordigia, sete di potere. Sono tutte espressioni della follia che la mente umana può partorire nella sua forma degenerata e bestiale. Una mente entrata in un labirinto nel quale non riesce a ritrovare la ragione. La mente umana è un mostro d’intelligenza, in grado di gestire oltre l’immaginabile quanto ci è stato consegnato, ma anche il solo arbitro del suo stesso arteficio. Una vittoria, questa, psichica ma anche reale, tangibile: se l’uomo può dominare i mostri della psiche allora può sconfiggere quelli che la mente genera nella vita reale; la vita nella quale siamo tutti vittime di un sistema spersonalizzante e brutale, un labirinto meccanico dal quale possiamo uscire solo seguendo il nostro filo d’Arianna costituito dall’amore, dal buonsenso e dalla razionalità.
Le prossime date per la 623a edizione del Carnevale di Putignano 2017 sono:
• Domenica 19 febbraio 2017 – Ore 15:30
• Domenica 26 febbraio 2017 – Ore 15:30
• Martedì 28 febbraio 2017 – Ore 19:00
Al termine di ogni sfilata musica, dj set e tanto divertimento. L’ultima sfilata, quella del martedì grasso, al termine del corso mascherato oltre alla premiazione, prevede balli e canti con “la campana dei maccheroni” fino all’ultimo rintocco della mezzanotte. A far da cornice ed a coinvolgere il pubblico la maschera ufficiale del Carnevale di Putignano, Farinella!